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Cilindro idraulico (7)

Cilindri ad azionamento idraulico per operazioni di bloccaggio e movimenti lineari di qualsiasi tipo
Fatti interessanti sui cilindri idraulici
1. Basi
1.1 Come sono costruiti i cilindri idraulici?
Struttura e terminologia con l'esempio di un cilindro di bloccaggio
Struttura e terminologia con l'esempio di un cilindro a blocco
1.2 Qual è la differenza tra cilindri a semplice e a doppio effetto?
Cilindro idraulico a semplice effetto (fuori posizione) a sinistra | Cilindro idraulico a doppio effetto (fuori posizione) a destra
Cilindro idraulico a semplice effetto (sinistra)  |  Cilindro idraulico a doppio effetto (destra)
2. calcoli e altro
2.1 Come si calcolano le forze di compressione e di trazione?

Qual è la relazione tra forze di compressione e di trazione?
Ci sono perdite di forza?

Se la pressione pK viene applicata al lato del pistone di un cilindro idraulico,
genera la forza di compressione...

Se un cilindro idraulico viene pressurizzato sul lato dello stelo con la pressione pSt,
genera la forza di trazione ...

Importante
Le formule si applicano solo in assenza di contropressione (pSt = 0 o pK = 0) o di forza contraria. Queste forze di contrasto devono essere sottratte dalla forza di compressione o di trazione.

Conversioni:
Forza F:        1 kN = 1000 N, 1 kN = 98,1 kp
Pressione p: 1 bar = 105 N/m2 = 0,1 N/mm2 = 0,1 MPa
                     1 Pa = 1 N/m2 (1 Pascal)
                          π = 3,1416

Forza di trazione e forza di spinta del cilindro idraulico

Il rapporto fra forza di spinta e forza di trazione nei cilindri idraulici ROEMHELD ammonta approssimativamente a:  FSpinta1,6 × Ftrazione

Per un calcolo esatto della forza si deve tener conto delle perdite di forza e di pressione.

Chiarimenti
  • Perdita di forza e di pressione a causa di guarnizioni del pistone e del suo stelo
    Deve essere sempre superata la forza d’attrito delle guarnizioni.
    Valore orientativo della perdita di pressione all’inizio dello spostamento: da 3 a 6 bar
    (la perdita di pressione durante la corsa è sensibilmente minore).
  • Perdita di forza e di pressione a causa di molla di richiamo
    Nei cilindri a semplice effetto con molla di richiamo la forza del cilindro si riduce nella misura del precarico della molla di richiamo.
  • Perdite di pressione nel sistema idraulico
    Resistenze al flusso nei condotti di alimentazione e nelle valvole riducono la pressione nel cilindro durante i suoi movimenti.
  • Contropressione nel sistema idraulico
    Quando l’olio per esempio nella corsa di ritorno non può defluire rapidamente.

ROEMHELD offre cilindri idraulici con una forza di spinta fino a 1570 kN.

2.2 Quale diametro deve avere il pistone?
 
 

Quanto grandi sono le aree del pistone?
Il diametro minimo di un pistone necessario per ottenere la voluta forza
di spinta con una determinata pressione può essere calcolato come
qui di seguito indicato.
Viene poi scelto il diametro normalizzato del pistone immediatamente più grande.

 

Calcolo del diametro del pistone

Le correlazioni tra la pressione dell’olio, la forza del pistone ed il diametro del pistone risultano dal grafico.

Le aree dei pistoni vengono calcolate in base ai diametri corrispondenti
Dove ASt è l’area dello stelo pistone.

ROEMHELD offre cilindri idraulici con diametri del pistone variabili entro un vasto campo
- doppio effetto: da Ø 16 mm a Ø 200 mm
- semplice effetto: da Ø 8 mm a Ø 100 mm

2.3 Quale pressione è necessaria per ottenere una determinata forza?

La pressione p necessaria viene calcolata in base alla forza voluta ed all’area del pistone:

2.4 A quanto ammonta la pressione d’esercizio massima di un impianto idraulico?

Ogni catena è robusta quanto è forte il suo elemento più debole. Ne consegue pertanto che: la pressione massima d’esercizio di un impianto idraulico dipende dal componente con la pressione d’esercizio ammessa avente il valore più basso.


Importante
Tutti gli elementi idraulici come valvole, tubi rigidi, tubi flessibili, ecc. devono essere adeguati alla pressione massima d’esercizio con la quale deve funzionare l’impianto.

La pressione d’esercizio massima indicata per i cilindri idraulici non deve mai essere superata – nemmeno per breve tempo. Si potrebbe verificare la rottura del cilindro con possibili gravi danni alle persone ed alle cose. Inoltre decadono in ogni caso i diritti previsti dalla garanzia.

2.5 Quale volume d’olio occorre per la corsa del pistone?

Il volume V di olio, occorrente per una corsa del pistone viene calcolato in base alla superficie attiva A del pistone ed alla corsa che il pistone deve compiere.

2.6 Come si calcola la durata della corsa di un cilindro?

La durata della corsa di un ciindro può essere calcolata in base al volume del cilindro V ed alla portata volumetrica della pompa Q:

  • durata della corsa
  • in base all’area del pistone A
  • in base alla velocità v del pistone

 

Conversioni:

  • Portata volumetrica Q: 1 l/min = 16,667 cm3/s, 1 cm3/s = 0,06 l/min
  • Velocità pistone v: 1 m/s = 100 cm/s = 1000 mm/s

Queste determinazioni puramente matematiche dei tempi si basano su una velocità costante del pistone per tutta la corsa. Non si tiene pertanto conto dei tempi di accelerazione, dei tempi di risposta dei comandi e del tempo necessario per l’incremento della pressione, ecc.

2.7 A quanto ammonta la velocità del pistone?
Data la portata volumetrica della pompa Q e la superficie attiva del pistone A si esegue questo calcolo della
  • Velocità del pistone
  • Velocità del pistone in base al tempo della corsa tH

Importante
A parità di portata volumetrica Q della pompa, la velocità del pistone durante la retrazione è maggiore rispetto all’estensione nella misura del rapporto ϕ tra le aree.

2.8 Quale portata volumetrica della pompa occorre per un determinato durata della corsa?

La portata volumetrica della pompa viene calcolata in base al volume complessivo di tutti i cilindri Vges ed il tempo tH, entro il quale devono essere compiute tutte le corse.

Portata volumetrica necessaria Qerf della pompa

Importante
In questi calcoli si tiene conto soltanto dei semplici volumi per le corse di tutti i cilindri nella condizione senza pressione. Se è prestabilito il tempo della sequenza (tempo per il ciclo di lavoro) che non deve essere superato in nessun caso, si dovrà tener conto dei tempi di risposta delle valvole, dei tempi di accelerazione e del tempo per l’incremento della pressione fino all’azionamento del pressostato che segnala “pressione raggiunta” (vedere il capitolo 2.9).

Attenzione!
In pratica non vengono sempre rispettate tutte le cadenze desiderate. Soprattutto quando vengono movimentate masse ingenti che non devono urtare con violenza contro gli arresti, i cilindri devono essere ulteriormente frenati, il che può causare un eccessivo riscaldamento dell’olio. In questi casi sono da raccomandare cilindri con smorzamento nelle posizioni finali.

2.9 Perché il tempo effettivo della corsa è spesso molto più lungo di quello che ci si aspetta?

Durante la corsa, il sistema idraulico è in genere pressochè senza pressione, dato che non si richiede una grande forza e quindi una pressione elevata. E’ soltanto quando il pistone arriva contro il pezzo ed occorre applicare la forza voluta che l’intero sistema idraulico viene messo in pressione. Allo scopo occorre il tempo tDr è non di rado dal 20 al 50% più lungo del tempo della corsa tH.

Tempo effettivo della corsa
Tempo effettivo corsa tHt = tempo corsa tH + t. incremento press. tDr

Il tempo d’incremento tDr è dovuto al fatto che il generatore di pressione deve pompare un volume supplementare di olio nel sistema idraulico. Le ragioni principali di ciò sono:

  • compressibilità dell’olio idraulico (vedere 2.10)
  • aumento di volume dei tubi flessibili (vedere 2.11)

Di conseguenza il generatore di pressione deve produrre praticamente il seguente volume d’olio:

Avvertenza
Per calcolare il tempo del ciclo (cadenza) si deve naturalmente determinare allo stesso modo anche il tempo del ritorno. In pratica il tempo effettivo della corsa tHt è non di rado dal 20 al 50 % più lungo del tempo della corsa tH.

2.10 Quale volume occorre in più a causa della compressibilità dell’olio idraulico?

Se l’olio idraulico viene messo sotto pressione, il suo volume si riduce. Ciò significa che il generatore di pressione per un aumento di pressione Δ p (delta p) deve fornire un volume supplementare Vβ.

 

Il volume Vβ viene calcolato in base al fattore di compressibilità β del fluido idraulico

Volume compressibilità

Per l’olio idraulico β ammonta a ca. 70 × 10-6 1/bar
Ne consegue:
Per un aumento della pressione di 100 bar occorre il 0,7 % in più di volume d’olio

Nel calcolo di Vβ di un impianto idraulico si deve tener conto dell’intero volume d’olio Vges, che viene compresso, si devono cioè addizionare tutti i volumi di olio iniziando dal generatore di pressione fino ai cilindri idraulici.

Importante
L’aria nell’olio idraulico ne aumenta la compressibilità ed il volume supplementare Vβ. Pertanto il tempo effettivo della corsa tHt aumenta notevolmente. Pertanto ogni impianto idraulico deve essere accuratamente spurgato prima della messa in servizio.

2.11 Quale volume occorre in più a causa della dilatazione del materiale dei tubi flessibili?

All’immissione di pressione, i tubi flessibili si dilatano ed aumenta il volume d’olio contenuto. Tale aumento è relativamente grande e dovrebbe essere considerato nel calcolo del tempo effettivo della corsa tHt. L’aumento di volume dei tubi flessibili VSzu viene calcolato in base all’aumento specifico di volume VSp che dipende dalla luce nominale.

Valori orientativi dell’aumento specifico di volume VSp:

Data la lunghezza Ls del tubo e l’aumento di pressione Δp si ha:

Aumento di volume dei tubi flessibili

Dalla formula di cui sopra deriva che:
dati un diametro nominale DN6, un aumento di pressione di 100 bar ed una lunghezza del tubo flessibile di 1 m, si presenta un aumento di volume del tubo di 1 cm3.

Avvertenza
L’aumento di volume dei tubi idraulici rigidi può di regola essere trascurato.

2.12 Come varia la pressione dell’olio in sistemi chiusi al variare della temperatura ambiente?

Tutti i fluidi idraulici si dilatano con l’aumento della temperatura. La differenza di volume VT dovuta ad una differenza di temperatura ΔT viene calcolata in base al fattore di dilatazione termica del fluido idraulico.

Differenza di volume dovuta a variazione della temperatura

Per l’olio idraulico α ca. 0,67 × 10-3 1/K

Avvertenza
La differenza di temperatura può essere indicata nella formula in gradi Kelvin [K] oppure Celsius [°C].

In base alla formula di cui sopra si ha per l’olio idraulico:
Un aumento di temperatura di 15° C comporta un aumento del volume di ca 1%.

In un sistema idraulico chiuso però non è disponibile spazio per un aumento del volume. Quindi l’olio idraulico viene compresso in base al fattore di compressibilità β (ved. 2.10) con conseguente aumento della pressione Δp secondo la formula che segue:

Per l’olio idraulico vale quanto segue:
Un aumento della temperatura di 1° C comporta un aumento della pressione di circa 10 bar.
Per un sistema idraulico chiuso si deve tener conto – a seconda dell’impiego – della variazione della pressione a causa di variazione della temperatura già nella fase di progettazione.
Aumenti inammissibili della pressione possono essere evitati per esempio mediante valvole limitatrici della pressione. Una caduta indesiderabile della pressione può essere ridotta mediante un accumulatore di pressione.

3. Criteri di selezione
3.1 Quali temperature d’esercizio sono possibili?

Quando occorrono guarnizioni FKM?
Il campo delle temperature ammesse per i cilindri idraulici dipende in primo luogo dal materiale delle guarnizioni impiegate. I limiti di temperatura dipendono di regola dagli O-Ring impiegati. I cilindri idraulici della ROEMHELD vengono dotati di serie dei seguenti materiali per guarnizioni:

  • NBR = gomma nitrile butadiene
    Nome commerciale, ad es: Perbunan
    Temperatura di esercizio: da – 30 a + 80 °C
  • FKM = gomma al fluoro
    Nome commerciale ad es: VITON®
    Temperatura di esercizio: da – 20 a + 150 °C

Questi dati valgono per la tempertura diretta delle guarnizioni, la quale può risultare dalla combinazione della temperatura ambiente e dalla temperatura del fluido idraulico che determinano la vera e propria temperatura d’esercizio. Ciò significa per esempio che la temperatura interna di una matrice per la formatura ad iniezione può essere molto maggiore della temperatura d’esercizio di un cilindro idraulico collegato alla matrice.

Cilindri idraulici per temperature d’esercizio da 150° a 200° C essi possono essere forniti quali versioni speciali. Si tratta di versioni FKM con anelli d’appoggio speciali.

Cilindri idraulici per temperature d’esercizio superiori a 200 °C
Se sono necessarie temperature oltre 200° C, dovrebbero essere adottati già a priori accorgimenti costruttivi per ridurre la temperatura d’esercizio dei cilindri idraulici (isolamento, raffreddamento, ecc.).
I produttori di guarnizioni offrono invero anche O-Ring per temperature più alte (per esempio in caucciù FKM al Perfluoro delle marche Kalrez, Isolast, ecc.), i quali però in genere non si prestano per le esigenze d’ordine dinamico per la tenuta dei cilindri idraulici. Inoltre l’offerta dei produttori di guarnizioni non comprende in genere raschiatori in detti
materiali.

Nella scelta di un cilindro idraulico si deve tener conto riguardo alla temperatura d’esercizio anche di quanto segue:

  • Scelta di un fluido idraulico appropriato
  • Temperatura d’esercizio ammessa degli accessori montati
    (per esempio controlli di posizione)
  • Temperatura d’esercizio ammessa per gli accessori direttamente montati nel cilindro
    (per esempio sensori magnetici per il controllo posizione in cilindri idraulici)
3.2 La posizione di montaggio è a piacere?

Quali sono le possibilità di fissaggio?
I cilindri idraulici ROEMHELD possono essere montati in qualsiasi posizione.
Per il fissaggio dei cilindri sono disponibili in genere fori passanti per viti secondo la
DIN ISO 273 in posizione longitudinale e/o trasversale rispetto all’asse del cilindro.
Alcune serie di cilindri presentano inoltre lamature per viti a testa cilindrica con esagono incassato secondo la DIN 912.


 

Lamature per fori passanti
Lamature per fori passanti

I cilindri a basetta con corse lunghe (160 e 200 mm) presentano normalmente per il fissaggio, appunto a causa della lunghezza, filettature interne in luogo dei fori longitudinali.

Per le corse più brevi viene offerta la versione “Filettatura in luogo dei fori longitudinali” quale variante del cilindro con applicazione di sovrapprezzo rispetto al cilindro standard.
Vengono eseguiti in ogni cilindro 4 fori filettati ciechi lato fondello e lato stelo. In questo caso non vengono praticati i fori longitudinali.

Filettatura in luogo dei fori longitudinali
Filettatura in luogo dei fori longitudinali

Avvertenza
Per il fissaggio dei cilindri possono essere usate in linea di massima viti della classe di resistenza 8.8. Se i cilindri idraulici vengono fissati trasversalmente all’asse del cilindro, le viti vengono sollecitate al taglio dalle forze del cilindro. In questo caso i cilindri, a partire da una determinata pressione d’esercizio, devono avere un appoggio.

E’ sufficiente che l’appoggio abbia un’altezza di qualche millimetro.
L’appoggio deve fare contrasto alla forza generata, cioè nell’impiego quale cilindro di spinta (generazione di una forza di spinta) l’appoggio deve trovarsi posteriormente (lato fondello).
Nell’impiego quale cilindro traente (generazione di una forza di trazione) l’appoggio deve trovarsi anteriormente (lato stelo).

Un appoggio è necessario a partire dalle seguenti pressioni d’esercizio:

  • Cilindro a basetta B 1.5094 ecc.
    Cilindro di spinta da 160 bar
    Cilindro traente da 250 bar
  • Cilindro con testate a basetta B 1.590
    Cilindro di spinta da 100 bar
    Cilindro traente da 160 bar
Cilindro a basetta con supporto posteriore
Cilindro a basetta con supporto posteriore

Quale alternativa all’appoggio, i cilindri possono essere muniti di cava trasversale nel corpo in grado di trasmettere le forze del cilindro, attraverso una chiavetta, alla superficie d’avvitamento. L’appoggio prima descritto non sarà più necessario.

I cilindri che seguono hanno una cava trasversale già nella versione base:

  • Cilindro idraulico con testate a basetta B 1.590
  • Spintore idraulico RS B 1.7385

Per i cilindri a basetta, la versione “con cava trasversale aggiuntiva” viene offerta quale variante con sovrapprezzo sul cilindro standard (vedere listino attuale).

Versione con cava trasversale aggiuntiva
Versione con cava trasversale aggiuntiva

Una alternativa in relazione al fissaggio è costituita dai seguenti cilindri idraulici:

  • Cilindro idraulico con filettatura esterna B 1.309
    Il corpo circolare con filettatura esterna può essere facilmente fissato con 2 ghiere in fori passanti. Grazie alle ghiere, il cilindro può essere esattamente posizionato in direzione assiale.
  • Cilindro a basetta con snodo sferico B 1.542 / G 3.810
    Sul corpo del cilindro viene fissato direttamente uno snodo sferico nel quale si può  inserire un perno d’attacco. Quale opzione può essere fornito uno snodo da avvitare sullo stelo pistone.
3.3 Come vengono fissati gli elementi mobili sullo stelo pistone?

Stelo pistone con filettatura interna
Per il fissaggio di componenti allo stelo pistone, i cilindri idraulici sono dotati nella loro maggior parte di filettatura interna nello stelo pistone. Per esercitare il necessario contrasto al momento del serraggio degli elementi in questione, i cilindri presentano sullo stelo due superfici fresate per presa chiave (in caso di stelo con piccolo diametro) oppure fori radiali nello stelo per inserimento di una spina trasversale (in caso di stelo con grande diametro).

Stelo pistone con filettatura interna e pernetto filettato
Nella filettatura interna possono essere naturalmente avvitati da parte del cliente pernetti filettati onde realizzare un collegamento con filettatura esterna. Ci si dovrà assicurare che il pernetto filettato sia in grado di trasmettere poi le forze che si presentano.

Stelo pistone con filettatura esternaQuale alternativa alla filettatura interna, la ROEMHELD offre le seguenti versioni aventi lo stelo pistone con filettatura esterna:

  • Cilindro a basetta, stelo con filettatura esterna B 1.542
    Cilindro a basetta con snodo sferico
  • Cilindro idraulico con testate a basetta B 1.590
Stelo pistone con filettatura interna
Stelo pistone con filettatura interna
Stelo pistone con filettatura interna e pernetto filettato
Stelo pistone con filettatura interna e pernetto filettato
Stelo pistone con filettatura esterna
Stelo pistone con filettatura esterna

Per il fissaggio di componenti guidati in via complementare si devono impiegare tasselli di pressione con perno d’accoppiamento (vedere tabella catalogo G 3.800) onde evitare così forzature.

Stelo pistone con filettatura interna e tassello di pressione con perno d’accoppiamento
Stelo pistone con filettatura interna e tassello di pressione con perno d’accoppiamento

Fanno eccezione il minispintore RM B 1.7384 e lo spintore idraulico RS B 1.7385 per i quali è disponibile, per il fissaggio di componenti complementari, una piastra completa in acciaio.

Spintore idraulico RS con piastra frontale
Spintore idraulico RS con piastra frontale
3.4 Quali sono i possibili collegamenti idraulici?

Per i cilindri idraulici esistono, a seconda del tipo, due possibilità del collegamento idraulico.

Filettatura per tubi G
Il cilindro ha una filettatura Whitworth per tubi secondo la DIN ISO 228 (sigla G) con foro d’avvitamento di forma X secondo la tabella DIN 3852 foglio 2 (per perni cilindrici d’accoppiamento); nei cilindri a basetta tale filettatura si trova di regola sul lato corto. Il collegamento idraulico avviene a mezzo di un raccordo filettato adatto.

Versioni per attacco a flangia con O-Ring di tenuta
Il cilindro viene flangiato su una piastra di base o simile ed alimentato attraverso condotti idraulici creati a mezzo di foratura.
La tenuta fra cilindro e piastra di base è assicurata da O-Ring, la cui sede si trova nel cilindro idraulico. Gli O-Ring di tenuta sono sempre compresi nella fornitura del cilindro idraulico.

Per assicurare una perfetta tenuta è necessario che la superficie della piastra di base per l’attacco a flangia abbia una rugosità della superficie Ra < 0,8. Il foro di collegamento nella piastra di base non deve essere più grande del foro corrispondente nel cilindro.

A seconda della disposizione dell’alimentazione dell’olio esistono le seguenti versioni:

  • K - Lato lungo "corsa da 16 a 40"
  • L - Lato lungo "a partire da corsa 50"
  • S - Lato stelo
  • B - Lato corpo

Avvertenza
Le versioni K e L devono essere fissate con i fori trasversali e non presentano quindi fori longitudinali. Le versioni B e S devono essere fissate con i fori longitudinali e non presentano quindi fori trasversali.

3.5 Cosa si deve tenere presente nella scelta del fluido idraulico?

Nella scelta del fluido idraulico si deve tener conto oltre al cilindro di tutti gli altri componenti dell’impianto idraulico (per esempio pompe, valvole, ecc.) nonché delle loro interdipendenze (per es. calore sviluppato).
I criteri determinanti sono:

  • Temperatura / Comportamento viscosità
  • Fenomeni d’usura e corrosione / Resistenza dei materiali
  • Infiammabilità e combustibilità
  • Compatibilità ambientale
  • Resistenza all’invecchiamento

Nella scelta di un fluido idraulico sarà bene, in caso di dubbi, interpellare il produttore, dato che già piccole percentuali di speciali additivi possono avere ripercussioni sulle proprietà del fluido.
Indipendentemente dal tipo scelto, il fluido dovrà essere regolarmente controllato (insudiciamento, livello, ecc.) e sostituito (a seconda del tipo, del numero delle ore di funzionamento, ecc.).
Si deve naturalmente disporre della corrispondente tabella dei dati per la sicurezza.

4. Elementi idraulici di collegamento
4.1 Quali raccordi per tubi vengono impiegati?

Per la filettatura dei tubi Whitworth G: raccordi filettati corrispondenti conformi alla
DIN 2353 e perni filettati di forma B secondo la DIN 3852 foglio 2.
Per cilindri idraulici con corpo in acciaio vengono impiegati raccordi filettati a tenuta metallica (con bordo di tenuta); per cilindri con corpo in alluminio devono essere impiegati soltanto raccordi filettati con guarnizione tenera (guarnizioni Elastic).

Importante
Non deve essere usato alcun mezzo supplementare di tenuta, come per esempio nastro Teflon ! I raccordi filettati vengono offerti in 2 varianti:

  • Serie L: “Serie leggera”
    per una pressione d’esercizio max. di 250 – 350 bar (secondo la versione)
  • Serie S: “Serie pesante”
    per una pressione d’esercizio max. di 400 – 500 bar (secondo la versione)

La serie L si distingue dalla serie S per le dimensioni che sono alquanto più piccole.
I raccordi filettati si trovano nella tabella F 9.300 del catalogo.

4.2 Quali tubi idraulici vengono impiegati?

Quale tubo di collegamento viene raccomandato un tubo idraulico zincato senza saldature secondo la DIN 2391 in acciaio St 37 (vedere la tabella F 9.300 del catalogo).
Lo spessore necessario di parete dipende dalla pressione nominale.
Per mantenere basse le perdite dinamiche di pressione nei tubi, essi devono essere per quanto possibile corti e presentare grandi raggi di curvatura.

4.3 Cosa si deve tenere presente nella scelta e nell’impiego di tubi idraulici flessibili?

Quali tubi flessibili di collegamento si dovrebbero impiegare tipi con quadrupla sicurezza contro lo scoppio. Questi tubi flessibili già muniti di terminali montati sono riportati nella tabella F 9.361.
Oltre alle 4 lunghezze preferenziali viene fornita anche ogni lunghezza voluta dal cliente.
Nell’impiego dei tubi idraulici flessibili ci si deve attenere ad alcuni criteri specifici.

Fluido
Deve essere assicurata la resistenza ai fluidi impiegati. I tubi flessibili F 9.361 resistono agli oli idraulici aventi per base oli minerali ed acqua e glicole.

Pressione massima d’esercizio
I tubi flessibili vengono di regola sollecitati dinamicamente. A seguito di accelerazioni e decelerazioni si presentano picchi di pressione che possono superare di molto la pressione statica. Quindi la pressione massima d’esercizio dei tubi flessibili viene differenziata e specificata per funzionamento graduale o ad impulsi rapidi.

Aumento del volume per dilatazione del materiale
Assoggettati a pressione interna i tubi flessibili si dilatano ed accolgono un volume supplementare di fluido idraulico. Questo volume può essere trascurato nella maggior parte degli impieghi, ma se ne dovrà tenere conto in caso di cadenze rapide (ved. paragrafo 2.9).

Raggio di curvatura
I raggi minimi di curvatura raccomandati devono essere assolutamente rispettati.
Il raggio di curvatura influisce direttamente sulla lunghezza del tubo flessibile ed il calcolo è il seguente:

  • Impiego statico
    Lungh. = 2A + 3,142 x R = 2A + X
  • Impiego dinamico
    Lungh. = 2A + 3,142 x R + T = 2A + X + T

Per evitare sollecitazioni a flessione degli attacchi, le due estremità del tubo flessibile devono essere poste in posizione diritta. Nel calcolo della lunghezza raccomandiamo pertanto di procedere come nelle figure qui sopra, nelle quali “R” è il raggio minimo di curvatura. Questo raggio viene misurato all’interno della curva ed il tubo flessibile non si
deve appiattire per più del 10% del suo diametro esterno originale.
Nel calcolo di tubi ad impiego dinamico si deve tener conto della lunghezza “T”  corrispondente al movimento.

 

Calcolo della lunghezza del tubo flessibile "Impiego statico"
Calcolo della lunghezza del tubo flessibile "Impiego statico"
Calcolo della lunghezza del tubo flessibile "Impiego dinamico"
Calcolo della lunghezza del tubo flessibile "Impiego dinamico"

Avvertenza
Dato che i tubi flessibili vengono installati di regola con almeno una curvatura, è indispensabile evitare sollecitazioni a trazione sugli attacchi al fine di garantire la durata d’impiego più lunga possibile.

Montaggio

Avvertenze da tenere presenti al montaggio di tubi flessibili:
Evitate torsioni dei tubi. Dove parti in movimento possono causare la torsione di un tubo, evitatelo mediante un corretto montaggio del tubo stesso.
Evitate raggi di curvatura troppo piccoli mediante raccordi appropriati.
Non create, in nessun caso, curvature più strette di 1,5 x “d” dopo l’attacco!
Evitate il contatto con oggetti che possono causare abrasioni o danneggiamenti.
Se il tubo flessibile si muove durante l’impiego, stare attenti alla sua lunghezza.

Usura / Invecchiamento
I tubi flessibili vanno catalogati tra i componenti soggetti ad usura, dato che essi, anche in caso di impiego corretto, sono soggetti ad un invecchiamento naturale. Essi devono essere regolarmente controllati e sostituiti dopo una certa durata. Ulteriori indicazioni si trovano nelle prescrizioni e nelle norme in vigore, per esempio nella DIN EN 982 “Esigenze tecniche per la sicurezza degli impianti fluidotecnici e dei loro componenti”.

Determinazione della luce dei tubi flessibili
La luce minima necessaria dei tubi flessibili può essere calcolata in base alla velocità del flusso v ed al flusso volumetrico Q.

Luce minima dei tubi flessibili

In base al flusso volumetrico oppure al flusso passante Q in l/min e alla velocità del flusso v in m/s, la luce nominale minima in mm può essere anche letta nel nomogramma che segue

Flusso volumetrico oppure al flusso passante Q in l/min e alla velocità del flusso v in m/s

Collegando tra loro i due valori rispettivamente per Q (l/min) e v (m/s) si ottiene sulla scala centrale la luce nominale DN. del tubo flessibile.
Si dovrebbe poi scegliere il diametro normalizzato immediatamente superiore.

Esempio:
Si conosce: flusso passante Q: 70 l/min
Si conosce: velocità del flusso v: 4 m/s
dal nomogramma: luce nominale DN: 20 mm

Valori orientativi per le velocità massime del flusso di fluidi idraulici in tubi flessibili:

  • tubi di mandata: 5 m/s
  • tubi di ritorno: 2 m/s
  • tubi aspirazione: 1,2 m/s

Avvertenza
La velocità massima consentita del flusso nei cilindri idraulici (ved. 2.6) è notevolmente inferiore alla massima velocità di flusso in tubi flessibili.

5. Dati generali ed avvertenze
5.1 Quanto olio di trafilamento esce dai cilindri idraulici?

Nei cilindri idraulici ROEMHELD si impiegano per lo stelo pistone sistemi di guarnizio ni costituiti di regola da più guarnizioni. Questi sistemi di tenuta sono assolutamente ermetici da fermo in tutto il campo di pressione indicato. Non esce olio dallo stelo pistone e non vi è alcun passaggio d’olio dal lato pistone al lato stelo.

Importante
I cilindri idraulici ROEMHELD non presentano in condizione statica alcun trafilamento.
Per ottenere una sufficiente durata, i sistemi di tenuta devono essere lubrificati nei loro movimenti dal fluido idraulico. Dato che esso deve pervenire sulle guarnizioni, si presenta una certa quantità d’olio di trafilamento che è invero relativamente modesta, però si deve pensare all’olio diretto allo stelo che esce dal cilindro. Si dovrà eventualmente scegliere un fluido idraulico che non è nocivo per l’ambiente.

La quantità di olio di trafilamento dipende da molti fattori, per esempio:

  • Diametro del pistone e dello stelo pistone
  • Corsa
  • Velocità del pistone
  • Pressione d’esercizio
  • Viscosità del fluido idraulico
  • Sistema di tenuta
  • Superficie dello stelo pistone

Per ridurre la quantità di olio di trafilamento nel campo delle basse pressioni si possono munire i cilindri idraulici di guarnizioni con quantità particolarmente ridotta di olio di trafilamento. Si prega di interpellarci.

 

5.2 A quanto ammontano le tolleranze dimensionali se non sono indicate nella tabella del catalogo?

Quale tolleranza dimensionale vale per i corpi?
Le quote senza indicazione di tolleranza corrispondono alle tolleranze generali secondo la DIN ISO 2768 –mH. Si applicano pertanto le seguenti dimensioni di lunghezza e angolo, nonché le tolleranze di forma e lunghezza.
In deroga a quanto sopra vale:

  • per getti: tolleranza per quote libere GTB 16 sec. DIN 1686
  • per fucinati: qualità fucinatura F sec. DIN 7526

La tolleranza sulla corsa ammonta a: ± 1,0 mm
La tolleranza sulla lunghezza totale l ammonta a: ± 1,0 mm
– se non indicato diversamente – Queste tolleranze sono relativamente ampie, dato che si tratta di lunghezze di più componenti con le loro tolleranze proprie.

Tolleranza sulla lunghezza del corpo di cilindri a basetta
Per i cilindri a basetta, la lunghezza A del corpo viene calcolata in base ai seguenti dati riportati a catalogo: A = l - c
La tolleranza sulla lunghezza del corpo non ammonta a ± 1,0 mm (come la tolleranza sulla lunghezza totale l ), ma è assai minore.

5.3 Cosa si deve tenere presente per ragioni di sicurezza?
  • - Prima del montaggio, della messa in servizio, dell’impiego e della manutenzione di cilindri idraulici attenersi scrupolosamente alle avvertenze nelle corrispondenti istruzioni per l‘uso.
  • Rispettare sempre i limiti d’impiego dei cilindri idraulici. Ciò vale in particoare per la pressione max. d’esercizio ed anche per la temperatura, velocità del flusso, resistenza al tipo di fluido idraulico, ecc.
  • Si raccomanda di installare sempre un manometro o simile per l’indicazione della pressione e di installare eventualmente valvole di sicurezza per la limitazione della pressione.
  • Pericolo di schiacciamenti – Tenere sempre le mani ed altre parti del corpo lontane dalla zona di lavoro.
  • Tenere presente che le forze del cilindro idraulico devono essere assorbite da componenti sui quali è fissato il cilindro.
  • Impiegate soltanto olio idraulico pulito secondo il paragrafo 3.5.
  • Non modificate mai voi stessi un cilindro idraulico od un accessorio (per es. aggiunta di fori, fresature, ecc.).
    Parlate prima con noi se si rendono necessarie modifiche.
5.4 Quale assistenza posso avere per il montaggio, la messa in servizio, la manutenzione e le riparazioni?

Avvertenze per montaggio, messa in servizio e manutenzione di cilindri idraulici si trovano nelle Istruzioni per l’uso.
Per le riparazioni sono a disposizione distinte dei ricambi e disegni.
Naturalmente potete far eseguire lavori di riparazione anche dalla ROEMHELD.
E’ sufficiente inviarci il cilindro difettoso. Riceverete anzitutto un preventivo per la riparazione. Ricevuta la vostra approvazione i cilindri vengono rimessi in ordine, collaudati e rispediti.
Inoltre la ROEMHELD offre un Servizio Assistenza Tecnica che può eseguire detti lavori presso di voi. (Servizio valido solo in Germania).

5.5 Cosa significano i simboli nello schema idraulico?

Questi simboli sono una specie di linguaggio stenografico che agevola le relazioni fra tecnici al di fuori delle lingue parlate. I simboli per gli impianti idraulici e pneumatici sono internazionali e stabiliti nella DIN ISO 1219.

L’elenco riporta principalmente simboli validi per gli apparecchi compresi nel programma ROEMHELD. Ogni simbolo caratterizza un dispositivo e la sua funzione, non però la sua costruzione. Negli schemi con azionamento, i dispositivi sono rappresentati in posizione di riposo. Se questa manca, la posizione di riposo diventa la posizione iniziale dell’azionamento. In caso diverso, occorre un’indicazione, per esempio “posizione di lavoro”.

6. Esigenze particolari
6.1 Sono ammesse forze trasversali sul pistone o esistono versioni speciali?

I cilindri idraulici normali si prestano soltanto scarsamente per assorbire forze trasversali agenti sullo stelo pistone ed i carichi che ne derivano.

Le forze trasversali gravano sulle guide del pistone e del suo stelo nel cilindro e causano quindi una riduzione della durata, perdite di tenuta e arrivano fino alla distruzione del cilindro. Le forze trasversali devono essere pertanto evitate, particolarmente nei cilindri a semplice effetto.
Alla pressione massima d’esercizio la forza trasversale sul pistone non deve mai superare il 3% della forza del cilindro alla pressione massima d’esercizio (fino a 50 mm di corsa). Con le corse più lunghe la situazione diventa sempre più critica.
Per l’assorbimento delle forze trasversali sul pistone e delle coppie di forze la ROEMHELD offre serie speciali di prodotti:

  • Spintore idraulico RS B 1.7385
    Cilindro idraulico a basetta con 4 colonnette laterali di guida per elevate
    forze trasversali. Sulle colonnette di guida e sullo stelo pistone è montata
    una piastra frontale sulla quale possono essere fissati carichi utili, come ad
    esempio attrezzi. La tabella B 1.7385 del catalogo riporta i dati circa i carichi utili massimi ammessi nonché grafici delle coppie di forze massime ammesse che vengono generate dalle forze trasversali.
  • Minispintore RM B 1.7384
    Spintore idraulico con cilindro a basetta. Lo spintore RM è analogamente dotato di 4 colonnette di guida collegate ad una piastra frontale. La piastra è però molto più piccola rispetto allo spintore RS. Il minispintore RM si presta pertanto per carichi dovuti a forze trasversali da modesti a medi. Maggiori ragguagli sono riportati nella tabella del catalogo.
  • Cilindro a basetta con stelo guidato B 1.738
    Cilindro a basetta in alluminio od acciaio con corpo anteriore di guida in cui è alloggiato un perno speciale con collegamento di forma con lo stelo pistone per trasmettere la forza idraulica nel punto d’applicazione. Tutte le forze trasversali che si presentano vengono trasmesse unicamente al perno suddetto ed al corpo di guida.
  • Cilindro idraulico con testate a basetta B 1.590 e cilindro idraulico B 1.282
    Cilindri idraulici per corse fino a 1200 mm. Grazie ad uno speciale sistema di guida, le forze trasversali possono essere assorbite anche in caso di corse lunghe.
Spintore idraulico RS B 1.7385
Spintore idraulico RS B 1.7385
Minispintore RM B 1.7384
Minispintore RM B 1.7384
Cilindro a basetta con stelo guidato B 1.738
Cilindro a basetta con stelo guidato B 1.738
Cilindro idraulico con testate a basetta B 1.590
Cilindro idraulico con testate a basetta B 1.590
Cilindro idraulico B 1.282
Cilindro idraulico B 1.282
  • Staffe rotanti con rotazione 0°
    Le staffe rotanti ROEMHELD, impiegate principalmente su attrezzature, possono essere fornite di serie anche con angolo di rotazione ridotto a 0°, cioè senza rotazione.
    Essendo tale staffa prevista in origine per assorbire elevate forze di bloccaggio, può in tale versione fungere da cilindro lineare adatto a sopportare forze trasversali.
    Nel catalogo ROEMHELD per bloccaggi sono riportate molte serie di staffe a 0°.
6.2 Quali versioni sono previste con sicurezza contro la rotazione?

I cilindri idraulici tradizionali non hanno alcuna sicurezza contro la rotazione e quindi il pistone può senz’altro ruotare rispetto al corpo del cilindro.
Ciò non ha alcuna ripercussione sulla funzione del cilindro, ma può essere di disturbo nelle applicazioni pratiche.

Oltre alla possibilità di collegare allo stelo del cilindro una sicurezza esterna contro la rotazione, vi sono versioni dei cilindri idraulici dotati di tale sicurezza già incorporata. Nella scelta si deve tenere particolarmente conto del gioco radiale della sicurezza contro la rotazione.

  • Spintore idraulico RS B 1.7385
    Cilindro idraulico a basetta con 4 colonnette di guida laterali. Alle colonnette ed allo stelo pistone è collegata una piastra frontale, sulla quale possono essere fissati carichi utili. Viene così garantita una sicurezza senza gioco contro la rotazione.
    Le coppie di forze ammesse sono indicate nel catalogo.
  • Minispintore RM B 1.7384
    Spintore idraulico sulla base di un cilindro a basetta. Lo spintore RM presenta analogamente 4 colonnette di guida collegate ad una piastra frontale che però è notevolmente più piccola rispetto allo spintore RS.
    Lo spintore RM si presta pertanto per coppie di forze da modeste a medie.
  • Staffa rotante con rotazione 0°
    Le staffe rotanti ROEMHELD con angolo di rotazione ridotto a 0° possono essere impiegate quali cilindri lineari (vedere 6.1). Dato che il pistone di queste staffe è guidato in una cava, esso non è in grado di ruotare. Il gioco radiale ammonta, secondo la versione, al massimo a 2°. Nel catalogo ROEMHELD per bloccaggi sono riportate numerose serie di staffe a 0°.

 

Cilindro idraulico con blocco antirotazione esterno
Cilindro idraulico con blocco antirotazione esterno
6.3 Quali versioni sono disponibili con smorzamento nelle posizioni finali?

Se i cilindri idraulici vengono fatti funzionare con alta velocità, al momento dell’urto del pistone non frenato nella posizione finale si libera una elevata energia che deve essere assorbita dal corpo del cilindro e dalla boccola filettata. Ciò può portare ad una diminuzione
della durata del cilindro. Altre ripercussioni indesiderate possono essere scosse e fastidiosi rumori dovuti ai colpi.

Un rimedio può consistere naturalmente nella riduzione della velocità. Se ciò non fosse possibile, è da raccomandare l’impiego di un cilindro con smorzamento idraulico incorporato nelle posizioni finali. Questo smorzamento finale obbliga il fluido idraulico negli ultimi millimetri della corsa (per es. 8 mm) a passare attraverso un foro o simile.
Grazie a questa azione di riduzione della sezione, si riduce il flusso volumetrico
e quindi la velocità del pistone nonché l’energia nelle posizioni finali.

Se si prende in esame la scelta di un cilindro idraulico con smorzamento nelle posizioni finali, tenere presente quanto segue:

  • Quanto più breve è la corsa, tanto più opportuna è una riduzione generale della velocità
  • Sarebbe ideale uno smorzamento nelle posizioni finali regolabile nei cilindri in quanto l’effetto dello smorzamento potrebbe essere adeguato al singolo caso. Inoltre le due posizioni finali potrebbero essere regolate indipendentemente.
  • Se il cilindro viene portato contro un arresto esterno fisso, non si presentano sollecitazioni sul corpo e sulla boccola filettata del cilindro stesso. Per la protezione del cilindro non è allora più necessario uno smorzamento nelle posizioni finali.

La ROEMHELD offre i seguenti cilindri idraulici con smorzamento nelle posizioni finali:

  • Cilindro idraulico B 1.282 (smorzamento regolabile nelle posizioni finali)
  • Cilindro idraulico con testate a basetta B 1.590
    (smorzamento regolabile nelle posizioni finali)
  • Spintore idraulico RS B 1.7385 (smorzamento non regolabile nelle posizioni finali)
6.4 Quali possibilità vi sono di controllare la posizione del pistone?

Per il rilevamento della posizione del pistone si impiegano sistemi per il controllo o la sorveglianza di tale posizione. Per ogni posizione da accertare occorre un sensore. I sensori ed i controlli di posizione vengono sempre considerati quali accessori od opzioni, cioè non rientrano nel complesso di fornitura del cilindro e sono da ordinare a parte. I sensori vengono spesso collegati a mezzo di cavi e spine che dispongono di LED per la segnalazione del funzionamento.

Sensori magnetici
Sul pistone viene fissato un magnete permanente il cui campo magnetico viene rilevato a mezzo di un sensore magnetico elettronico. Nei cilindri a basetta, i sensori magnetici vengono fissati all’esterno del corpo entro cave longitudinali.

Nell’impiego di sensori magnetici risultano vantaggiosi:

  • Forma compatta / ingombro ridotto
  • Punti d’intervento regolabili mediante spostamento del sensore in cave longitudinali
  • Possibilità di controllo di più posizioni, dato che nelle due cave longitudinali del corpo possono essere montati – a seconda della lunghezza della cava e della corsa – anche più sensori. La distanza minima tra i punti di rilevamento entro una cava ammonta a
    6 mm, per due cave a 3 mm.

Nell’impiego di sensori magnetici tenere presente:

  • I controlli con sensori magnetici sono possibili soltanto concorpi non magnetizzabili (alluminio o bronzo). I corpi ROEMHELD in alluminio hanno una pressione d’esercizio massima di 350 bar e non si prestano per carichi ad urto come per es. nelle operazioni di taglio e tranciatura. Per impieghi del genere fino a max. 500 bar la ROEMHELD offre cilindri a basetta con corpo in bronzo.
  • Influenza sul campo magnetico dovuta a componenti magnetizzabili nelle vicinanze
    (per es. elementi in acciaio): Per garantire un funzionamento corretto si raccomanda di rispettare fra il sensore magnetico e corpi magnetizzabili una distanza di almeno 25 – 30 mm. E’ vero che la funzione è assicurata anche con distanze minori, ma ciò dipende dalla situazione specifica di montaggio. Di regola possono essere impiegate per il fissaggio del cilindro anche viti in acciaio. In casi limite però le viti in acciaio non magnetizzabile (per es. viti VA) possono migliorare il campo magnetico.
  • Influenza sul campo magnetico dovuta a sensori magnetici nelle vicinanze
    Se vengono montati in vicinanza diretta più cilindri a basetta con sensori magnetici, questi sensori si possono influenzare a vicenda con conseguenti disturbi funzionali. Si può rimediare con un lamierino magnetizzabie in acciaio posto quale schermo tra i cilindri a basetta od i sensori magnetici.
  • Esigenze circa l’alimentazione della tensione
    Vedere la tabella G 2.140 – Sensori magnetici per i controlli di posizione
  • Temperatura massima d’esercizio di tutti i componenti necessari
    - Magnete: + 100°C
    - Sensore magnetico: + 100°C
    - Cavo collegamento con connettore ad L: + 90°C
  • Corsa in eccesso e isteresi allo scatto di ca. 3 mm
    Di ciò si deve tener conto nella messa a punto dei sensori magnetici. A pistone fermo, il sensore magnetico dovrebbe essere sempre avvicinato al pistone partendo dalla direzione opposta del movimento.

Ulteriori informazioni circa l’impiego dei sensori magnetici si trovano
G 2.140 - Sensori magnetici per i controlli di posizione

La ROEMHELD offre i seguenti cilindri con sensori magnetici:

  • B 1.554 - Cilindri a basetta con corpo in alluminio o in bronzo
  • B 1.738 - Cilindro a basetta con corpo di guida
    Versione con cilindro a basetta con corpo in alluminio

Sensori di prossimità ad induzione
Esistono due tipi di controllo posizione con sensori di prossimità ad induzione.

Rilevamento con iniziatori di prossimità resistenti ad alte pressioni per il controllo delle posizioni finali
Per ognuna delle posizioni finali il corpo del cilindro presenta un foro con filettatura interna nel quale può essere avvitato un sensore di prossimità ad induzione. Il sensore interroga direttamente il pistone del cilindro. La tenuta verso l’esterno è assicurata da un O-Ring. Data la distanza d’intervento del sensore rispetto al pistone, il punto d’azionamento può essere regolato fino a 5 mm prima della posizione finale. Con i sensori resistenti alle alte pressioni vengono rilevate soltanto le posizioni finali del cilindro idraulico. La temperatura massima d’esercizio dei sensori ammonta rispettivamente a 80° C e 120° C.

La ROEMHELD offre i seguenti cilindri idraulici muniti di iniziatori di prossimità resistenti alle alte pressioni:

  • B 1.520 - Cilindro a basetta con controllo posizioni finali
  • B 1.590 - Cilindro idraulico con testate a basetta
Rilevamento con iniziatori di prossimità resistenti ad alte pressioni per il controllo delle posizioni finali
Rilevamento con iniziatori di prossimità resistenti ad alte pressioni per il controllo delle posizioni finali

Rilevamento con sensori di prossimità normalmente in commercio
Per il rilevamento con iniziatori di prossimità normalmente in commercio vengono adottati cilindri a basetta con stelo pistone passante attraverso il fondello del cilindro. In più viene flangiato sul fondello del cilindro un corpo nel quale vengono disposti i sensori in modo da poter essere spostati. I sensori vengono azionati tramite camme sullo stelo pistone.

A causa del corpo supplementare, la lunghezza totale del sistema aumenta notevolmente, ma possono essere impiegati sensori normalmente in comercio con filettatura esterna
M8 x 1. Dato che i sensori possono essere traslati, possono essere rilevate anche posizioni
intermedie. La temperatura massima d’esercizio dei sensori ammonta a 70° C. La
versione “Tipo C – Elevata temperatura ambiente”, compreso il cavo in Teflon può arrivare a 120° C.

Gli iniziatori di prossimità vengono offerti da diversi produttori già per temperature ambiente fino a circa 180° C, ma hanno dimensioni notevolmente maggiori rispetto alle versioni M8.

Rilevamento con sensori di prossimità normalmente in commercio
Rilevamento con sensori di prossimità normalmente in commercio

La ROEMHELD offre i seguenti cilindri idraulici con iniziatori di prossimità ad induzione normalmente in commercio:

  • B 1.552 - Cilindro a basetta con stelo pistone passante per il controllo posizione
  • B 1.738 - Cilindro a basetta con stelo guidato
  • B 1.7384 - Minispintore RM

Interruttori meccanici per posizioni finali
Per il minispintore RM e lo spintore idraulico RS vengono offerti quali opzione interruttori meccanici di fine corsa. Questi interruttori sono sistemati in un corpo in alluminio che li rende così idonei specialmente per impieghi gravosi. La temperatura massima d’esercizio degli interruttori ammonta a 70° C.

Il minispintore RM può essere munito in via opzionale con una o due aste di comando sulle quali camme spostabili di comando azionano gli interruttori di fine corsa.

Minispintore RM con camme spostabili di comando
Minispintore RM con camme spostabili di comando

Nello spintore idraulico RS un interruttore viene azionato dalla piastra frontale (retrazione) e l’altro interruttore da una piastrina sulle colonnette (estensione).

  • a Interruttore finecorsa S1 (estensione)
  • b piastrina comando
  • c colonnette di guida
  • d interruttore finecorsa S2 (retrazione)

Mediante adatti angolari di fissaggio è anche possibile impiegare propri interruttori di fine corsa oppure anche sensori di prossimità.
La temperatura massima d’esercizio degli interruttori ammonta a + 70° C.

Interruttori meccanici di fine corsa di vari produttori si prestano anche per temperature superiori a + 100° C.

Cursore idraulico RS
Cursore idraulico RS
6.5 Quali accessori ha la ROEMHELD nel programma di fornitura?

Oltre al programma di cilindri idraulici la ROEMHELD offre un vasto programma di accessori. Le tabelle relative sono reperibili nel capitolo “Accessori” del presente catalogo.

Le suddette tabelle riguardano i seguenti settori:

6.6 Esistono possibilità di fornitura di lunghezze della corsa non indicate a catalogo?

I cilindri idraulici ROEMHELD vengono offerti a catalogo in due diverse
classi di lunghezza della corsa a seconda della loro forma.

Corse normali:
Per cilindri a basetta, universali e con corpo filettato

Per questi cilindri vengono offerte lunghezze della corsa da ca. 16 mm fino ad un massimo di 200 mm con valori fissi (per es. 25, 50, 100, 160, 200 mm). Corse oltre 200 mm (valore orientativo a seconda del diametro) non sono di regola possibili, dato che la corsa massima
possibile viene limitata dalla lavorazione interna del cilindro.


Valori della corsa in mm:
Cilindri idraulici B 1.282, cilindri idraulici a basetta B 1.590 (vedere anche spintori idraulici RS tipo B 1.7385 quali varianti): per questi cilindri è possibile con relativa facilità realizzare corse a richiesta e molto lunghe, dato che si tratta soltanto di adattare i componenti che variano con la lunghezza, come ad esempio stelo pistone e cilindro tubolare.
La forma costruttiva di detti cilindri rende comunque necessaria una determinata corsa minima, al disotto della quale non si può scendere.

Possono essere naturalmente fornite anche lunghezze della corsa non indicate a catalogo, sempre che siano tecnicamente possibili.

Inserimento di una bussola distanziale
Corse intermedie realizzabili rapidamente ed a basso costo

In un ciindro con la corsa immediatamente più lunga viene inserita nel lato stelo pistone una bussola distanziale fissata al corpo. Il pistone non potrà così eseguire l’intera estensione e la corsa risulta così limitata da detto arresto interno a seconda della lunghezza della bussola inserita.

La limitazione della corsa mediante bussola distanziale lato stelo pistone viene fornita con aumento del prezzo del cilindro standard. La limitazione della corsa tramite bussola distanziale lato pistone rappresenta, a causa del fissaggio, una versione speciale che comporta una richiesta di offerta specifica.

x: bussola distanziale
x: bussola distanziale

Cilindri speciali
Approntamento dipendente dalla quantità
La ROEMHELD fornisce naturalmente anche cilindri con corpo e pistone appositi per una certa corsa non prevista a catalogo. Si tratta di versioni speciali che di regola vengono prodotte soltanto nei quantitativi richiesti con la loro ordinazione.

6.7 Il cilindro idraulico occorrente non è previsto nel catalogo – esistono cilindri speciali?

Oltre all’ampia offerta di cilindri idraulici riportati a catalogo la ROEMHELD offre anche loro varianti. Inoltre la ROEMHELD fornisce anche cilindri idraulici studiati ed approntati secondo specifiche esigenze dei clienti. A questo proposito si prega di interpellarci.
Nel caso di cilindri speciali riceverete, previo chiarimento dei dettagli tecnici, un disegno per il montaggio del cilindro con tutte le quote per la sua corretta installazione.

7. Ulteriori informazioni
7.1 Come posso ricevere dati CAD dei cilindri idraulici ?
 

Quali formati CAD sono disponibili?
La ROEMHELD mette a disposizione dati CAD di cilindri idraulici relativi a costruzioni proprie nei seguenti formati:

  • formato 2D: - dxf
  • formato 3D: - STEP (.stp)
  • PARASOLID (.x_t)
  • ACIS (.sat)
  • CATIA Export (.exp)
  • CATIA Model (.model)

I dati CAD riguardano il profilo o il contorno esterno di versioni a catalogo.
I dati 3D dei cilindri idraulici sono di regola in due parti. Dato che il corpo ed il pistone costituiscono due elementi diversi, il pistone può essere rappresentato in qualsiasi posizione voluta della corsa.
I dati CAD sono disponibili nella banca dati GEOLIB-3D in Internet. Per accedere ai dati CAD e per poterli scaricare è necessaria una registrazione presso la ROEMHELD (per esempio via Internet o telefonicamente).

La ricerca di dati CAD e il download di un file devono sempre essere effettuati utilizzando il numero di articolo.